La relazione del Sinodo: una Chiesa che coinvolge tutti ed è vicina alle ferite del mondo

– dal sito della diocesi –

Donne e laici, sacerdozio e diaconato, ministero e magistero, pace e clima, poveri e migranti, ecumenismo e identità, nuovi linguaggi e rinnovate strutture, vecchie e nuove missioni (anche digitali), ascolto di tutti e approfondimento – non superficiale – su tutto, anche le questioni più “controverse”. Così i media vaticani presentano i temi chiave della sintesi della prima sessione del Sinodo sulla sinodalità, conclusa dopo quattro settimane di lavori, iniziati il 4 ottobre nell’aula Paolo VI.

Circa quaranta le pagine del documento frutto del lavoro dell’assemblea che “si è svolta mentre nel mondo infuriano vecchie e nuove guerre, con il dramma assurdo di innumerevoli vittime”.

“Il grido dei poveri, di chi è costretto a migrare, di chi subisce violenza o soffre le devastanti conseguenze dei cambiamenti climatici è risuonata tra noi, non solo attraverso i mezzi di comunicazione, ma anche dalla voce di molti, personalmente coinvolti con le loro famiglie e i loro popoli in questi tragici eventi”, recita il documento (Premessa).  A questa sfida e a tante altre la Chiesa universale ha provato ad offrire una risposta nei Circoli minori e negli interventi in Aula. Tutto è confluito nella Relazione di sintesi, suddivisa in tre parti, che traccia la strada per il lavoro da svolgere nella seconda sessione del 2024.

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Qui LINK alla sintesi finale.