Restauro “Capitello del Crocefis”

Sabato 14 settembre 2024, nel pomeriggio, è stato inaugurato il capitello, restaurato, sulla vecchia strada

– Capitello dopo prime fasi del restauro –

che dalla Pieve di Calceranica conduce a Bosentino.  Questo capitello – eretto su un tratto della vecchia via Claudia Augusta – aveva perso di importanza dopo la costruzione della nuova strada che portava all’altipiano della Vigolana e, di fatto, aveva tolto il passaggio dal vecchio tracciato. Per questo motivo, gli abitanti di Bosentino – comune su cui sorge il vecchio capitello – negli anni 30, avevano deciso di togliere da li il crocifisso, per  inserirlo in un nuovo capitello appositamente costruito all’interno del proprio comune – al confine tra Bosentino e Migazzone -. Nonostante questo, la devozione di alcune persone, ha consentito, negli anni,  di mantenere comunque vivo il vecchio capitello apponendovi, di volta in volta, qualche piccola immagine sacra – perlopiù della Madonna – accompagnata sempre da qualche fiore (ne è esempio una prima importante ristrutturazione fatta dal sig. Cristoforo Gremes nel 1988 in occasione del 1° Pellegrinaggio decanale da Calceranica al santuario Madonna del Feles).

– Interno del capitello restaurato –

Ad inizio 2024, il sig. Adriano Martinelli di Calceranica, ha esposto un progetto a don Giorgio, parroco di Bosentino,  per il rifacimento e posa di un nuovo crocefisso – da lui scolpito – nel vecchio capitello. Raccolto il consenso del sacerdote, per mezzo di alcuni volontari si è provveduto ad un suo restauro.

In questa giornata di metà settembre, alla presenza di alcune decine di persone – sia di Calceranica che di Bosentino -, con la collaborazione degli alpini di di entrambi i paesi – che hanno preparato anche un momento conviviale – don Giorgio e don Valentino hanno benedetto l’opera con la corale di Calceranica che ha allietato questo momento con alcuni canti.

– Momento della benedizione –
– Esecutori del restauro – da sinistra: Francesco Gremes, Francesco Rech, Luciano Amorth e Adriano Martinelli, con a fianco don Valentino e don Giorgio