… quello che Don Emilio Menegol augura a tutti i lettori per il periodo pasquale!
BUONA PASQUA
A te che ogni giorno fai il giro delle agenzie e delle ditte in cerca di lavoro;
a te che continui a fare corsi di aggiornamento e concorsi per avere qualche possibilità;
a te che non riesci a far quadrare l’affitto con il saldo delle bollette condominiali e di corrente, acqua e gas;
a te che porti il peso di vicende familiari fonte di tanta sofferenza;
a te che vivi con tanta difficoltà la tua solitudine e che vedi con paura l’avanzare degli anni;
a te che distruggi la serenità della tua famiglia buttando nel gioco d’azzardo quanto poteva essere di sostegno al vivere quotidiano;
a te che senti il peso di aver bisogno degli altri, l’umiliazione e l’amarezza dei rifiuti ricevuti;
a te che hai perso qualcuno dei tuoi cari e ne rimpiangi l’assenza;
a te che porti il peso di una malattia;
a te che presuntuosamente pensi di bastare a te stesso e di non aver bisogno di nessuno;
a te che vivi una fede che non incide sulla tua vita;
a te che guardi alle persone non come fratelli ma come concorrenti e come peso fastidioso;
a te che ti senti straniero e sperimenti il rifiuto;
a te che, pur nella fragilità, cerchi ogni giorno di far corrispondere le tue opere alla fede che hai avuto in dono;
a te e a tutti quanti “BUONA PASQUA“.
La sofferenza non manca per nessuno e spesso uccide la speranza.
Ma con la Pasqua Gesù ha aperto la sofferenza alla vita, alla risurrezione, alla vittoria sul male. É il segreto del chicco di grano che muore per moltiplicare la vita, per riaprire alla speranza.
Buona Pasqua allora anzitutto a chi si sente prigioniero di qualunque tipo di male e vede tutto con sfiducia e malinconia.
Buona Pasqua a chi porta i segni sanguinanti di ferite subite in tanti modi.
Buona Pasqua a chi sperimenta la fragilità e il fatto di poter fare poco conto su di sé.
Buona Pasqua a chi pensa di non appartenere alla schiera di coloro cui sorride la fortuna.
BUONA PASQUA.
CRISTO È RISORTO.
É RISORTO PER TE.
don Emilio Menegol
Parroco di Calceranica, Caldonazzo, Centa e Tenna