Don Emilio: “Buona Pasqua 2020!”

Carissimi,

BUONA PASQUA!

Che festa può essere, dirà qualcuno, in una situazione di prigionia, di paura, per molti di ansia, di dolore per tutti coloro che hanno perduto i loro familiari? Come si fa a chiamarla festa dal momento che Pasqua ci riporta alla mente incontri familiari, pranzi particolari, scampagnate sotto il sole primaverile, sosta dal lavoro per ritemprare le nostre forze, momenti di libertà?
Forse una situazione così difficile e complessa, capace di spogliare la Pasqua di tutto quel contorno di cui nel tempo l’abbiamo rivestita, ha il merito di riportarci al cuore della festa. Succede per molte feste che l’abitudine o l’esteriorità ci porti a smarrire il motivo vero della gioia lasciando solo una cornice pur bella ma che non custodisce più quello per cui è stata messa in opera.

Il positivo di questa situazione sta nel fatto che ci priva di tutte le incrostazioni depositate nel tempo e ci riporta al centro dell’evento oppure al vuoto totale.
In ogni caso è occasione da cogliere per ricuperare o per valorizzare la Pasqua: il suo cuore pulsante è Cristo morto e risorto.
Morte infame perché si è addossato i nostri dolori e la nostra infamia. Innocente si è fatto peccato per noi.
Risurrezione che annuncia un amore più forte del male e della morte e proclama che se Dio è per noi, niente da fuori potrà prevalere su di noi.

E’ la Pasqua che riapre le porte della vita a tutti coloro che ci hanno lasciati silenziosamente e quasi furtivamente in questo tempo.
E’ la Pasqua vera che questa situazione ci dà modo di ricuperare.

Auguro a tutti che questo frangente così faticoso sia colto come occasione opportuna per guardarsi a quello specchio che è Gesù stesso. In Lui e nella sua parola è nascosta e rivelata la nostra identità.
A tutte le parrocchie, a tutti voi, a chi fa più fatica, a chi si dovesse scoprire vuoto, BUONA PASQUA.

Don Emilio