Preghiera in solitaria di Papa Francesco sul sagrato della basilica di San Pietro “Benedici il mondo, non lasciarci in balia della tempesta”

Il Papa che prega, da solo, sul sagrato della basilica vaticana, in una piazza San Pietro vuota e bagnata dalla pioggia. Non era mai accaduto prima. È l’istantanea, già consegnata alla storia, che esprime la portata di un evento che sta sconvolgendo il mondo: la pandemia di Covid-19. Una prima volta all’interno di un’altra prima volta: l’evento più drammatico dalla seconda guerra mondiale, come lo ha definito lo stesso Francesco. Quando, sette anni fa, subito dopo la sua elezione il 265° successore di Pietro si è affacciato dalla Loggia delle Benedizioni, annunciando che il vescovo di Roma concepiva il suo pontificato come un cammino “vescovo-popolo”, l’uno accanto all’altro, non avrebbe mai immaginato di trovarsi, un giorno, da solo in quella stessa piazza. Un pastore “con l’odore delle pecore” senza il suo gregge, a causa della guerra in atto contro un nemico invisibile. Eppure, quella che oggi le immagini diffuse in mondovisione ritraggono come una piazza deserta, quasi spettrale, è in realtà incommensurabilmente più piena di quella degli eventi più affollati. Nelle case di tutto il mondo, “cum Petro e sub Petro”, pregano stasera milioni di persone. A vegliare su di loro, l’immagine della “Salus Populi Romani” e il Crocifisso di San Marcello al Corso, invocato per la liberazione della città eterna dalla peste del 1522, davanti al quale Francesco ha pregato il 15 marzo scorso dopo un pellegrinaggio a piedi da Santa Maria Maggiore, da solo, in una Roma deserta. Un’altra istantanea che, come quella di oggi, ha fatto e farà il giro del mondo.

Articolo: SIR